IL
GRUPPO DI SCICLI
Sonia Alvarez, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Ugo
Caruso, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Giovanni La Cognata,
Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Pietro
Zuccaro
La
Sicilia, terra di cultura, arte, letteratura.
La Sicilia, terra di storia, di sapienti e ricche capacità
umane che meritatamente sono tramandate di generazione in
generazione.
La Sicilia, terra di religiosità testimoniata dalla
forte partecipazione umana, dall'idea radicata di avvicinare
Dio ed i Santi all'uomo e dal felice connubio con le arti
figurative che hanno portato alla creazione di superbi edifici
sacri e di splendide raffigurazioni sacre.
La Sicilia, terra di manifestazioni folcloristiche e di
tradizioni sociali e culinarie che trovano ragione di esistere
nella fantasia e nella sentita partecipazione della popolazione
locale.
La Sicilia, terra di ricchezze non solo artistiche ma anche
naturali tanto belle da mozzare il fiato e che costituiscono
motivo di vanto e di forte attrazione turistica, ma anche
terra di contraddizioni sociali.
Molteplici sono le possibili definizioni di questa isola
barocca immersa nel Mediterraneo, così come molteplici
sono le sue caratteristiche, i suoi elementi costitutivi
e soprattutto la sua gente.
Un fattore distintivo della
Sicilia è la forte presenza delle espressioni artistiche,
o meglio, della fantasia e delle capacità umane che
danno vita a veri capolavori d'arte.
Questa capacità umana e sempre stata e sempre sarà
un filo conduttore che oltrepassa i secoli e che sempre
sarà una delle caratteristiche più rappresentative
della Sicilia.
Un
esempio di quanto detto è la costituzione del "Movimento
Culturale Vitaliano Brancati". Il gruppo è stato
formato da giovani intellettuali che ruotano attorno al
"Giornale di Scicli" e si distingue per il desiderio
di riscoprire e valorizzare il territorio di provenienza,
di preservare, apprezzare e tramandare la cultura, di partecipare
in modo attivo e diretto alla creazione di una reale ed
apprezzabile identità culturale e storica.
Il gruppo raccoglie principalmente pittori e scultori ed
ha avuto come primo presidente il pittore Piero Guccione.
Tale gruppo iniziò le proprie attività, cioè
mostre personali e collettive, verso la fine degli anni
'70.
Per la precisione, la prima attività di tale Movimento
fu organizzata nel 1980 e consisteva in un Convegno su Elio
Vittorini ed una Mostra di grafica riguardante incisioni.
Nel
1981 fu organizzata la Mostra Itinerante per città
come Scicli, Ragusa, Palermo e Roma ed avente come titolo
"Immagini e riflessioni intorno ad un albero che muore".
La Mostra ha avuto come nucleo centrale alcuni pastelli
realizzati da Guccione attorno al carrubo e fu completata
da fotografie di denuncia sul degrado edilizio territoriale.
Il 1981 è anche l'anno in cui si fecero notare Franco
Polizzi e Carmelo Candiano, entrambi studenti dell'Accademia
di Venezia, il primo pittore ed il secondo scultore.
Tra il dicembre 1981 ed il gennaio 1982 fu organizzata una
Mostra Collettiva a Palermo, evento che raccolse opere di
Alvarez, Candiano, Guccione, Polizzi e Sarnari, tra i primi
esponenti del "Gruppo di Scicli".
Sempre all'inizio del 1982 fu organizzata la Mostra "Insieme
per la Pace" che raccolse le opere artisti iblei e
nazionali del calibro, ad esempio, di Attardi, Calabria
ed Eustachio.
Il
1983 fu l'anno della Mostra Collettiva che si tenne presso
la galleria "Il Gabbiano" di Ragusa e che riguardò
le opere di Candiano, La Cognata e Polizzi.
Il 1984 fu l'anno della Mostra Collettiva a Pozzallo - Rg
- che prevedeva, tra l'altro, la presenza delle opere di
Guccione, Polizzi, Candiano e Paolino e della Mostra tenuta
a Donnalucata - Rg - che prevedeva anche la presenza di
alcune opere di Candiano, Polizzi Puzzo e Paolino.
Nel
1986 fu organizzata a Donnalucata la Mostra "L'opera
e il tempo" che raccolse una sessantina di opere realizzate
da Guccione e Sarnari.
Nel 1987 fu organizzata la Mostra "Arte negli Iblei"
riguardante le opere realizzate dagli artisti Alvarez, Candiano,
Guccione, Lissandrello, Polizzi, Sarnari e Paolino e da
alcuni artisti siracusani.
Il 1988 è l'anno in cui Sarnari, Guccione ed Alvarez
organizzarono Mostre Personali ed anno in cui il Movimento
Culturale conobbe Guglielmo Florilla grazie ad una sua personale
tenuta a Ragusa.
Tra il luglio 1989 e l'aprile 1990 fu organizzata la Mostra
Itinerante dal titolo "Opere Insieme" ed avente
lo scopo di rivalutare la stretta correlazione che c'è
tra gli artisti e la realtà isolana che li circonda.
Gli artisti coinvolti nell'evento furono, in ordine alfabetico,
Alvarez, Candiano, Caruso,
Fiorilla, Guccione, Polizzi, Paolino, Puzzo e Sarnari.
Un
momento importante per il Movimento Culturale ci fu nel
1991 con l'invito per la XXXXV edizione del Premio Campigna,
a Santa Sofia di Romagna.
In questa occasione si organizzò la Mostra avente
il titolo di "Opere insieme, artisti iblei". Tra
gli altri artisti coinvolti in tale evento spiccavano Salvatore
Chessari, Giovanni Lissandrello, Giovanni La Cognata e Piero
Roccasalva.
Chessari si fa notare per le sue rappresentazioni di fondali
marini, Lissandrello per le rappresentazioni dei fossili,
La Cognata per i suoi ritratti e le rappresentazioni di
paesaggi siciliani e Piero Roccasalva per i suoi ritratti
e le nature morte.
Gli anni successivi vedono l'organizzazione di Mostre Collettive
come quella organizzata dal "Giornale di Scicli"
e riguardante alcune opere di Chessari, Polizzi e La Cognata,
quella antologica organizzata nel 1994 a Conegliano e riguardante
Sarnari e quella che attuata tra il 1996-1997 a Palermo
e che riproponeva il nucleo centrale del movimento, cioè
le opere realizzate da Alvarez, Candiano, Guccione, Polizzi
e Sarnari.
Tra gli eventi più recenti riguardanti il "Gruppo
di Scicli" occorre citare la Mostra tenuta presso la
Galleria Marrieschi di Monza riguardante le opere di Candiano,
Alvarez, di Caruso, di Guccione, di Polizzi e di Sarnari,
l'avvicinamento al Gruppo di giovani artisti come Giuseppe
Puglisi, Pietro Zuccaro, Sandro Bracchitta e Giuseppe Colombo.
La
vita dei singoli artisti che hanno costituito il così
chiamato "Gruppo di Scicli" merita uno sguardo
approfondito perchè ciò consente di apprezzarne
e conoscerne meglio le opere, il geniale estro creativo
che ha loro concesso di realizzare veri capolavori.
SONIA
ALVAREZ
Sonia Alvarez nasce a Marsiglia nel 1932. A causa della
guerra, è costretta, insieme alla sua famiglia, a
trasferirsi in Provenza.
Riesce a concludere le scuole superiori e ad iscriversi
all'Accademia privata di Marguerite Allard. Si sposa a vent'anni
e si trasferisce prima in Marocco e poi a Parigi dove frequenta
i corsi dell'Accademia Juillard. Ha vissuto anche a Rotterdam
ed in Argentina.
Nel 1975 l'artista si trasferisce definitivamente in Sicilia.
Malauguratamente la sua produzione artistica realizzata
antecedentemente la metà degli anni '70 è
andata perduta a causa di un incidente di studio, ma l'ultimo
venticiquennio ci dona ugualmente un'ingente ed altamente
qualitativo esempio del suo genio artistico.
L'artista ha saputo maturare partendo proprio dai mezzi
espressivi da lei prediletti, l'olio ed il pastello, per
evolvere positivamente in tutti gli aspetti della sua attività,
mantenendo costante il perfezionismo esecutivo, la sua tensione
artistica. Ha saputo passare dalla rappresentazione esterna
degli oggetti alla narrazione magica, dalla indicazione
precisa dello spazio ad una indicazione sempre corretta
ma che permette alle cose di scivolare nell'ambiguità,
d'esser risaltate e contemporaneamente smentite dalla luce.
La sua pittura va intesa come una rivolta distaccata, un'analisi
attenta dello spazio vitale, un'espressione nella quale
la presenza dell'uomo è solamente accennata.
SANDRO
BRACCHITTA
Sandro Bracchitta nasce a Ragusa il 1966. Dopo aver terminato
il liceo artistico si trasferisce a Firenze per frequentare
l'Accademia di Belle Arti.
Amante dell'arte grafica che comincia a conoscere ed apprezzare
durante la frequenza all'Accademia, al termine degli studi
ottiene una borsa di studio per frequentare la scuola di
specializzazione grafica "Il Bisonte".
Nel 1994 si trasferisce in Sicilia e precisamente nella
sua città natale dove apre un proprio studio di incisione
e pittura. Attualmente si divide tra le Esposizioni personali
ed il lavoro di insegnante universitario di tecniche dell'incisione.
Bracchitta può esser considerato come un artista
le cui produzioni hanno alti significati simbolici, come
un artista che sa produrre opere ricche di tensione e carattere,
caratteristiche che rendono tali produzioni altamente affascinanti
e coinvolgenti.
Le sue incisioni colpiscono per l'alta precisione e per
l'esser impeccabili.
CARMELO
CANDIANO
Carmelo Candiano nasce a Scicli - Rg - nel 1951. Al termine
degli studi superiori frequenta un corso di scultura presso
l'Istituto d'Arte di Siracusa, frequenta l'Accademia delle
Belle d'Arti di Firenze e dei corsi presso l'Accademia di
Venezia. Nel 1980 si trasferisce definitivamente in Sicilia
ed entra in contatto Guccione, Alvarez e Sarnari. Partecipa
a numerose Esposizioni Collettive
ed organizza anche Mostre personali.
Ha utilizzato vari materiali per realizzare le sue opere,
materiali come il calcare, la pietra lavica, l'arenaria.
Attualmente utilizza molto la pietra pece, cioè una
pietra calcarea mista a bitume.
La sua attività artistica ha visto varie fasi evolutive:
Candiano ha realizzato sculture rappresentanti gli amici,
la famiglia, il gioco dei bambini, i temi letterari e quelli
mitologici, le scene caratteristiche prelevate dal mondo
contadino, i girasoli e le nature morte.
Candiano resta molto legato, comunque, alla terra, al mondo
che lo circonda. La sua tecnica artistica prevede l'altorilievo
ed il bassorilievo che vanno a creare l'aspetto tridimensionale
tipico delle sue opere miniaturistiche.
UGO CARUSO
Ugo Caruso nasce a Scicli - Rg - nel 1926. Trascorre i primi
anni della sua vita in Libia a causa dell'antifascismo del
padre. Dopo aver completato il liceo artistico a Roma, studia
per due anni presso la Facoltà di Architettura.
Si accosta alla pittura grazie all'amore che per essa aveva
suo fratello Ignazio ed apprezza notevolmente l'opera di
Paul Cezanne.
Dopo una prima esperienza l'esposizione avvenuta nel finire
degli anni '60, l'artista preferisce allontanarsi dai vincoli
economici e dalle esigenze di mercato per dedicarsi all'insegnamento
e agli studi personali.
Alla fine degli anni '60 l'artista ha raggiunto una nuova
fase espressiva che lo porta ad una nuova visione dello
spazio urbano, una sorta di sperimentazione che riguarda
anche il tema natura-territorio.
Caruso è affascinato dal realismo esistenziale, da
Guttuso, Picasso, dall'espressionismo tedesco e dal realismo
storico, ma è soprattutto grazie alla rappresentazione
degli elementi "poveri" dell'ambiente che lo circonda
che egli raggiunge il suo tocco caratteristico.
In effetti, Caruso è affascinato dal territorio che
lo circonda, dalla sua Scicli, un territorio che egli vuole
rappresentare analizzando e raffigurando gli aspetti minori
come i recinti e le cisterne, caratteri che tanto contribuiscono
a dare un significato al territorio che l'artista tanto
ama.
GIUSEPPE
COLOMBO
Giuseppe Colombo nasce a Modica - Rg - nel 1971. Studia
all'Istituto artistico di Comiso e di Urbino e completa
i suoi studi all'Accademia delle Belle Arti di Roma. Le
sue esperienze lavorative riguardano una prima Esposizione
Personale presentata da Piero Guccione ed il lavoro di gruppo
per la realizzazione del Tondo del Teatro Garibaldi di Modica
- Rg -.
Nonostante la giovane età, l'artista colpisce per
la sua sicurezza nel definire l'immagine, l'espressività
e l'efficacia narrativa nel ritrarre la madre, la sua capacità
di individuare e rappresentare il nucleo plastico e per
la sua grande padronanza dell'evidenza visiva.
PIERO
GUCCIONE
Piero Guccione nasce a Scicli - Rg - nel 1935. Studia alla
Scuola d'Arte di Comiso e all'Istituto d'arte di Catania,
dove si diploma nel 1954.
Alla fine degli studi si trasferisce a Roma per poi ritornare
nella sua Sicilia alla fine degli anni '70.
La sua attività artistica prevede innumerevoli ed
importanti eventi, a partire dalla Biennale di Venezia del
1966, dalla Biennale di Parigi sempre del 1966, comprendendo
anche varie Esposizioni, personali e di gruppo.
Piero Guccione è apprezzato sia come pittore e come
incisore, è un artista molto attento a tutto ciò
che riguarda l'uomo concreto, ai caratteri del quotidiano.
È un artista completo che sa realizzare le sue opere
nel rispetto delle geometrie classiche riuscendo nel contempo
a creare opere fresche.
Ama molto rappresentare la natura. I suoi quadri partono
sempre dal vero.
La sua arte si esprime soprattutto nei paesaggi, nella raffigurazione
dei luoghi del ragusano, nella rappresentazione delle cose.
La sua attività artistica attraversa varie fasi,
come il ciclo del mare e della terra prodotto intorno al
1970 e la rappresentazione dell'oggettività che si
attua tra il '73 ed il
'76.
La sua espressione artistica sa analizzare e rappresentare
anche i più piccoli particolari.
GIOVANNI
LA COGNATA
Giovanni La Cognata nasce a Comiso - Rg - nel 1954. Per
qualche anno frequenta l'Istituto d'Arte del suo paese,
ma non completa gli studi. Frequentando molto la biblioteca
conosce lo scrittore Gesualdo Bufalino, da lui molto ammirato.
Inizia la sua carriera artistica producendo ritratti finché
non è notato da Piero Guccione che lo invita a partecipare
ad una Esposizione Collettiva di giovani artisti. Si trasferisce
a Milano e supera le prime difficoltà grazie all'aiuto
del compaesano Salvatore Fiume che lo presenta ad un mercante
d'arte che gli commissiona dei paesaggi. Dopo circa dieci
anni di esperienza milanese ritorna definitivamente in Sicilia.
La sua rappresentazione paesaggistica ha qualcosa di umano,
di diretto, i suoi nudi sono incisivi e difficilmente passano
inosservati.
Nei suoi quadri si nota un particolare uso del colore, pronto
quasi ad esplodere, un personale senso della luce.
FRANCO
POLIZZI
Franco Polizzi nasce a Scicli - Rg - nel 1954. Si diploma
nel 1973 presso l'Istituto Statale d'Arte di Siracusa e
si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Venezia. Grazie
alla sua partecipazione a delle rassegne d'arte tenute alla
Fondazione Bevilacqua La Masa ottiene una borsa di studio
che gli consente di organizzare, sempre presso la stessa
Fondazione, la sua prima Mostra.
Nel 1978 ritorna in Sicilia dove ha la possibilità
di conoscere i pittori che poi andranno a formare il "Gruppo
di Scicli" e con i quali stringe dei buoni legami d'amicizia.
Nel 1984 si trasferisce a Roma dove presenta una sua Mostra
e dove ha modo d'incontrare alcuni grandi pittori del calibro
di Guttuso e Kopp. Attualmente vive e lavora a Roma, ma
mantiene sempre stretti legami la
sua Scicli.
È un artista che si fa notare per il suo spiccato
senso della forma, per la sua classicità quasi malinconica,
per la sua ambizione di trarre l'essenza per meravigliare.
Durante la sua attività artistica egli ha rappresentato
l'altopiano ibleo, gli interni e gli esterni ed ultimamente
si è interessato alla dimensione visionaria. I suoi
quadri rappresentano i luoghi siciliani in
cui domina il cielo-luce.
GIUSEPPE
PUGLISI
Giuseppe Puglisi nasce a Catania nel 1965. Amante del disegno,
si iscrive all'Istituto d'arte della sua città. È
il periodo in cui conosce ed apprezza i grandi pittori del
calibro, ad esempio, di Antonello da Messina, Leonardo e
Monet.
In questo periodo conosce anche Pietro Zuccaro e Franco
Sarnari con i quali stringe una profonda e proficua amicizia.
Nel corso degli anni conoscerà anche gli altri artisti
dell'area iblea con i quali stringerà ottimi rapporti.
La sua attività artistica inizia ufficialmente nel
1994 con la sua prima personale curata da Gabriele Musumara.
Una seconda tappa importante è l'Esposizione Collettiva
alla quale partecipa nel 1996 a Casa dei Carraresi di Treviso.
Il 1997 è l'anno dell'Esposizione presso la Galleria
Cefaly di Catania.
Le sue esposizioni più recenti si hanno nel 2000,
sempre presso la Galleria Cefaly di Catania, e nel 2001
presso la Galleria La Murzia di Palermo.
La sua arte si fa notare grazie al preciso uso del colore,
al suo carattere specifico, alla sua espressività.
Puglisi è molto legato al Tornabuoni, con il quale
condivide certi contatti malinconici, ed a Sarnari.
Egli dipinge sagome di innamorati, squarci di città
notturne, nuotatori e navi presenti nel porto catanese.
FRANCO
SARNARI
Franco Sarnari nasce a Roma nel 1933. Artista autodidatta
che frequenta un corso triennale di pubblicità sul
finire degli anni '50, inizia la sua carriera in un piccolo
studio a Roma. Le sue prime esposizioni risalgono al 1958.
Partecipa alla IX e X Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma,
al XVIII e XXV Salon de la jeune peinture di Parigi ed anche
alla Biennale Romana a Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Grazie alla partecipazione ad una collettiva organizzata
nel ragusano nel 1971 si trasferisce in Sicilia.
Tra i suoi impegni più recenti si possono citare
la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Catania
nel 1989, l'esposizione antologica della sua produzione
realizzata nel 1994 a cura di Marco Goldin a Palazzo Sarcinelli
di Conegliano e la partecipazione alla XIII Quadriennale
d'Arte di Roma.
Tra le sue opere maggiori si ricordano soprattutto "Il
mare si muove", "L'onda" e "Il tempo
ripetuto".
Questo interessante artista si fa notare soprattutto per
la sua pittura dei frammenti, cioè per i particolari
che egli rappresenta e con i quali cerca la verità.
PIETRO
ZUCCARO
Pietro Zuccaro nasce a Catania nel 1967. L'aver studiato
danza lo aiuta ad assimilare il rigore necessario per dedicarsi
alla pittura con dedizione e disciplina. L'artista si accosta
anche alla scultura e non disdegna l'ausilio della fotografia
come punto di partenza per la realizzazione delle sue opere.
Frequenta l'Istituto d'Arte di Catania dove conosce Giuseppe
Puglisi e Franco Sarnari. Quest'ultimo presenterà
la prima Esposizione realizzata da Zuccaro.
La sua Personale attuata nel 1997 presso la Galleria Cefaly
di Catania evidenzia una particolare fase della sua produzione
artistica, cioè l'interesse per il mare e soprattutto
per l'immagine riflessa, un nuovo ambito per la ricerca
da lui attuata.
Tra le caratteristiche principali dell'estro artistico di
Zuccaro occorre ricordare quelle costanti come la superficie
dinamica, il colore, il riflesso.
Pietro Zuccaro si ricorda per la sua pittura astrattistica.
IN
LIBRERIA
Il Gruppo di Scicli
EDITORE: Linea D'ombra
a cura di Marco Goldin
Fotografie di Luigi Nifosì
ISBN 88-87582-45-9
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