ECONOMIA
A
tutt'oggi l'economia della provincia di Ragusa, che segue
poi, per linee generali, quella di tutta la Sicilia, presenta
un carattere prevalentemente agricolo, nonostante un clima
ed aspetti fisici non proprio favorevoli.
Tuttavia,
industria, qui sviluppatasi in notevole ritardo rispetto
al resto della nazione, e turismo, rappresentano un ruolo
sicuramente importante, e costituiscono, almeno potenzialmente,
una degna fonte di ricchezza e di occupazione.
Il
buon livello dell'agricoltura è in buona parte dovuto
alla intensa attività di generazioni di contadini
che hanno cercato di sfruttare al massimo la coltivabilità
dei terreni, strappandoli alle montagne e alle rocce.
Così
il disboscamento, gia' accennato, lo spietramento di interi
territori, la creazione delle cosiddette "lenze", ripiani
sui pendii dei monti, la creazione di zone irrigue, hanno
permesso di raggiungere un buon livello di produzione e
di ricchezza.
Importantissimo
è in tal senso il potenziamento delle strutture tecniche
e commerciali, mercati zootecnicie ortofrutticoli, e delle
vie di comunicazione, tutti elementi fondamentali di un'agricoltura
non più di sostegno, ma di mercato.
Varia
e differenziata la produzione agricola: importantissima
la zona pianeggiante della valle dell'Ippari, per la produzione
di "primaticci", prodotti ortofrutticoli a rapida maturazione,
di agrumi e dove si puo' inoltre "contare" sul vicino mercato
di Vittoria, tra i più importanti in tutto il continente
europeo.
Altrettanto
fondamentale è la coltivazione in serre, principalmente
nelle zone costiere, seppur con effetti non sempre incantevoli
sulle spiagge del territorio (trovandosi quasi a ridosso
di esse): e poi olive, nelle zone collinari, e il carrubbe,
per le quali la provincia rappresenta il 70% della produzione
nazionale.
Da
ricordare, sono inoltre, i prodotti dell'allevamento.
Il
buon livello dell'agricoltura esercita una certa influenza
sul settore secondario, nel quale buona parte delle strutture
industriali si dedicano alla lavorazione dei prodotti agricoli
o sono comunque a quel settore legate.
Frantoi,
oleifici, industrie casearie sono presenti su tutto il territorio.
E poi l'industria per la lavorazione della pietra, dell'asfalto,
della "pietra pece" (per mattoni da pavimentazione e costruzione),
estrattiva (petrolio nella sona di Marina di Ragusa).
Infine
il Turismo, grandissima risorsa per l'economia Iblea, è
in grado di offrire itinerari diversi per interesse ed aspetto
ambientale.
La
storia e l'arte nel barocco dei centri di Ragusa Ibla, Modica
e Scicli e negli importanti siti archeologici di Kaukana,
Kamarina e Cava d'Ispica; la tranquillità e l'aria
fresca e salubre della campagna e delle zone di collina;
naturalmente il mare, con uno dei litorali più belli
della Penisola.
Nell'ultimo
decennio, particolarmente, si è vista la nascita
di numerose strutture alberghiere, che hanno sopperito,
almeno in parte, ad un problema, quello strutturale appunto,
che compromette un pieno sfruttamento del settore.
E'
vero anche che tale "problema" contribuisce a mantenere
e preservare la bellezza della nostra isola.
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